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Conferenza Onu

Per seguire sul sito istituzionale i lavori della Conferenza di New York

United Nations Conference to Negotiate a Legally Binding Instrument to Prohibit Nuclear Weapons, Leading Towards their Total Elimination 

https://www.un.org/disarmament/ptnw/index.html

Lettere disarmiste da New York

Il blog di Alfonso Navarra, con contributi di Giovanna Pagani, delegati dei Disarmisti esigenti presenti ai lavori della seconda sessione conclusiva della United Nations Conference to Negotiate a Legally Binding Instrument to Prohibit Nuclear Weapons, Leading Towards their Total Elimination 

www.letteredisarmistedanewyork.webnode.it/

27 marzo, iniziano all'ONU i colloqui su un trattato per bandire le armi nucleari

Tra il 2012 e il 2013 si sono svolte in Norvegia, in Messico e in Austria varie conferenze per analizzare le conseguenze umanitarie delle armi nucleari, da cui abbiamo appreso che 100 bombe gettate sulle città spazzerebbero effettivamente via la civiltà umana come la conosciamo oggi. Nella riunione di Vienna l’Austria ha lanciato un appello, noto come Humanitarian Pledge …

 “…a tutti gli stati che fanno parte del TNP a rinnovare il loro impegno per l’implementazione piena e urgente dei vigenti obblighi ai sensi dell’Articolo VI, e a tal fine, identificare e perseguire misure efficaci a colmare il divario giuridico per la proibizione e l’eliminazione delle armi nucleari.  Ci impegniamo a collaborare con tutte le parti interessate per raggiungere questo obiettivo” (la frase è messa volutamente in risalto).

Nel 2014 l’appoggio all’impegno è cresciuto e all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha preso la forma di una risoluzione che ha ricevuto il supporto di 127 paesi. Nel 2015 il TNP non è riuscito a fare alcun progresso sul disarmo nucleare e non si è potuto concordare un documento di consenso, anche se gli stati privi di armi nucleari si sono fortemente espressi a favore dei progressi sulla loro rimozione. Ma ciò che alcuni hanno considerato un fallimento, è stato preso da altri come un’opportunità per le nazioni che appoggiano l’iniziativa umanitaria. Nuove risoluzioni sono state approvate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite: in primo luogo nel 2015 per indire un Gruppo di Lavoro Aperto (OEWG) al fine di esaminare misure efficaci per il disamo nucleare con la raccomandazione di un avanzamento verso un trattato di messa al bando; in secondo luogo nel 2016 per convocare i colloqui del 2017 finalizzati all’esecuzione delle raccomandazioni dell’OEWG in direzione di un trattato di effettiva proibizione delle armi nucleari. Quest’ultima risoluzione L.41 del 2016 è passata con il soverchiante sostegno di 123 paesi.

Ed eccoci qui!

I colloqui cominceranno il 27 marzo 2017 a New York e le organizzazioni antinucleari della società civile insieme ai paesi che appoggiano un trattato di messa al bando riescono a stento a contenere il loro entusiasmo rispetto a un passo sostanziale verso il compimento degli impegni dell’Articolo VI del TNP, per la prima volta da quando il Trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari è stato aperto alla firma nel 1996 (non è ancora entrato in vigore perché otto paesi rifiutano di firmarlo: Cina, Egitto, India, Iran, Israele, Corea del Nord, Pakistan, Stati Uniti).

Nessuno si aspetta che USA, Russia, Francia e Regno Unito prendano parte ai colloqui, ma sembra che la Cina lo farà. Nessuno si aspetta che anche una sola arma nucleare venga smantellata in seguito a questo trattato.

Ciononostante, si tratta di un passo importante nel percorso verso il rispetto del TNP. Verrà stabilita una norma giuridica, le armi nucleari saranno legalmente bandite, il loro possesso sarà stigmatizzato, commerciare con aziende coinvolte nella catena di fornitura delle armi nucleari sarà malvisto dall’opinione  pubblica e le organizzazioni della società civile avranno una nuova arma di sensibilizzazione attraverso campagne di disinvestimento sui devastanti effetti di una guerra nucleare e sul crescente imperativo di sbarazzarsene una volta per tutte.

E questo è ciò che USA, Russia, Francia e Regno Unito temono di più: un’opinione pubblica contraria alle armi nucleari; solo la pressione interna nei paesi infatti potrà creare le condizioni per il disarmo nucleare.

I colloqui sono convocati per una settimana in marzo e per altre due settimane in luglio.

I Disarmisti esigenti  ed il "fronte" degli altri amici italiani della Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari saranno presenti per riferire alle attiviste e agli attivisti dei movimenti di base tutte le ultime notizie, gli sviluppi e le stimolanti opinioni su ciò che avrà a che fare con questo storico momento sulla strada del disarmo nucleare.